Mi ricordo è la vita di sotto che scorre come il fiume, mentre nel suo cieco andare e nudo di coperte, rimane, soggioga indifferente e prosegue e svolta di poco, s’insinua, s’allarga tra gli alberi a picco. Mi ricordo è il cielo che di sopra figlia le nuvole che corrono come bambini e bambine di qua e di là e hanno gli occhi che s’ingrossano come adolescenti e giovani che d’improvviso eccoli adulti. E’ l’ingresso nel mondo, un gradino e via nella vita.