Cuori di pezze a colori. Cuori infranti, a scudiscio e a tamburo di pelle alla cromatina. Cuori di camoscio innamorato, silenzioso, innevato, boccheggiante, a sangue freddo, altra vita. Cuori svernati, mangiabili al tatto e alla vista. Cuori lontani, la musica dell’inquietudine. Cuori sperduti in nessun luogo, il marchio sulla pelle viva, i corpi fuggitivi nei dove. Cuori scheggiati di anime in disuso, scarnificati, raspati, divulgati ai più, sui verdi crinali. Cuori ad acqua, benzina e diesel. Cuori corroborati dalle onde equidistanti dell’universo. Cuori implementati. Cuori occhio al bersaglio, nella polvere, nel fango, al cielo. Al cuore fingi.