Mai è come il mare:ha le sue onde corte e quelle lunghe, quasi carezzevoli, che lasciando le correnti vanno a riposare sulla riva. Mai è grande quanto il blu del mare e piccolo come un granello di sabbia. Mai è un mendicante che gira di qua e di là, ma ha un percorso abbastanza segnato, tracciabile, tra una panchina di un parco buio e la stazione dei treni. Mai sei tu che spesso metti il naso del clown o posi come la sfinge senza anelli e orpelli. Mai ha la faccia rossa quando fa freddo e la neve fiocca. Mai è un ancora buttata in mare a testimoniare la fermezza e il giuramento che hai fatto ripetutamente o sola una volta e per sempre. Mai è un monumento che il tempo annerisce e il vento consuma. Mai sono le tue labbra nel mare immenso del florilegio orale. Mai è tutto il tempo trascorso e presente che si arma per il futuro. Mai sono le mani al volto, sulla bocca che reprime gioa e dolore. Mai.