Mentre il tempo guardava avanti mi ricordo come si fa a dimenticare i pensieri che affondano le radici nel vento. Sradicavo le nuvole quando si attaccano cocciutamente negli occhi. Guardavo i cani scodinzolare persino quando i loro padroni li legano ai guardrail e li abbandonano lungo l’asfalto. E i fili d’erba e i fiori, privi di voci, e, inchiodati ai margini, agitavano il silenzio, in frantumi, i rombi mortali delle autostrade.