Nel silenzio aspetto. Oggi c’è il sole. La notte è ancora lontana. E tu rimani ossessione.
I colori come righe squadrano il mio viso. L’anima è più giù, in basso. Risorgo nei fiori.
Languidi i miei occhi. La mia bocca aspetta te. Tutto il mio viso sognante corre nel vento.
Mi raccolgo nella preghiera delle lettura. Distesa viaggio nel tuo cuore errabondo. Sono una cosa sola. La mia testa, i capelli sul cuscino è il bosco che mi accoglie nei suoi colori.
Svestita di me. E di te. Non sento freddo. Il sole è nato da poco. Noi due già siamo lontani. Ti aspetto sempre. Sei tu a dettare i giorni e le ore della mia vita. Ecco a cosa si è ridotta.
Donna con copricapo e mantellina bianche che apprezza la porta finestra ben pulita. Un lieve sorriso attorno alle labbra e negli occhi le è comparso sulle labbra che tacciono.
Donna giovane dal culo portentoso e ricco di musicalità, mai solitario ma pregno di sé. Il telefonino squilla di continuo. Marianna sente la vita esplodere attorno a sé: è contenta.
Donna al balcone che si distrae dalle faccende di casa e scruta vicolo, piazza e orizzonte. La linea la porta lontano nei ricordi a quando sua suocera la sconsigliò di sposare Vito.
Donna bionda che sposta leggermente la tenda verde. Forse, senza volerlo, nasconde stupore e ferita tra le labbra serrate e il candido petto in tumulto, le gote imporporate.
Bella la descrizione delle immagini! Solo Marianna stona un poco 😀
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C’è un filo che lega le donne anche quando sono distanti nelle vicissitudini. Mirianna è figlia del suo e del nostro tempo.
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