La casa in cui abito. Mi piace perché quando esco di casa ci sono le due scale che vedete.
Qui invece è riunita la gente venuta al mio funerale: vogliono per forza vedermi morto. Secondo me insistere è un comportamento scostumato e inqualificabile, direi cafone.
Quando sono morto c’era un sacco di gente che volevano convincere per forza che ero morto, ma io non ci potevo credere che ero veramente morto, infatti dicevo: Tastatemi, dove volete volete.- E loro si sono messi a ridere. E a me mi è uscito spontaneo dire: -E ridete in faccia a chist’.- Poi non ci potevo credere che ero bello che morto stecchito anche, perché metto sempre in dubbio le cose che praticamente le cose non sono mai le cose al punto che le cose prendono una piega, quasi sempre brutta(questa cosa non l’ho mai capita perché se c’è una piega è brutta) e una sottopiega che ti sorprendono perché sono micidiali. Quando sono morto, è passata una settimana, loro piangevano, io ridevo, tutto disteso e loro qua e là dicevano: Eh, che bella c’era, un viso sereno, anche bello.-