Sono sempre alla ricerca di cose perdute. Forse anche preziose. C’è da scavare un po’ come quando si va per fiumi a setacciare i loro letti sabbiosi o di terriccio di montagna. Cercatore di pepite d’oro. E sono anche un po’ minatore, o forse solo un rigattiere. Ma le cose vecchie che noi da queste parti chiamiamo d’o sapunaro sono piene di polvere. La polvere del tempo e dei giorni si posa dappertutto come la stessa luce, l’ombra e la luce. E così la polvere sale e scende dalle cose perdute, dal fiume, dalle miniere, dall’oro, da noi.
Ah, dimenticavo di dire che mi chiamo colui che non ha nome perché il tempo è sempre di là da venire nel presente che pure passa per afferrare il futuro senza che sia svelato.
Sempre originale. Questo post è fantastico.
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C’aggia fa dopo questo complimento che mi fa traballare sulle ginocchia? Ti bacio e ti abbraccio. Ecco tutto. E ti sorrido. Grazie assai.
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