Un ricordo(forse). Dei ricordi(certo).
Il passato(nelle canzoni degli amori).
Dei passaggi crocevia(chissà se avvenuti).
Una casa(quelle che parlano col silenzio).
Una cucina (il fuoco su cui bolle l’amore).
La stanza(non tante o innumerevoli e piene
di sole(forse).Una strada, una salita e dall’altra
parte la discesa. Una porzione di quartiere,
la chiesa in piazza e poi tutti i vicoli e i bassi.
Una donna, Nunziatina ‘a prostituta, le figliole
che vanno avanti e indietro con le gonne corte,
i sorrisi per fa schiattare gli spasimanti e le facce
truci contro i guaglioni di cui invece si innamorano.
Il vecchio don Mario e quegli altri tutti seduti fuori
l’associazione cattolica e i tavolini e le partite a carte.
E una, una ragazza che pare attirano l’attenzione …
possono tutti insieme, anche senza saperlo, essere
il viatico(del ritorno) alle radici(e, in più) e alla
scrittura … e attualizzare (il cosiddetto passato)
attraverso il sangue e la fame(in ogni senso)
del presente molto assente, sfuggente, frenetico,
consumistico e individualista perché il vuoto avvolge
tutto specialmente noi. Forse verrà l’estate come l’amore.