-Sono davvero uno stupido e non un albero e nemmeno un libro,- dissero i fogli guardandosi tra loro. L’uomo dal viso di scimmia aggiungeva pagine scritte di un libro che latitava. Un libro, aveva letto da qualche parte, sollecita a uscire fuori dal corpo, dai pensieri, dalla penna e dalla tastiera e, rientravi di nuovo come rientrando da una passeggiata. -Mi spiace per me e per lui. Forse non ha nervi né ossa e né sangue,- pensò ancora faccia di scimmia. Un libro prende piedi e poi cresce come un albero massiccio e slanciato con rami e foglie verso il cielo solo se le pagine sono fogli di un folto piumaggio.