Una delle sproporzioni della condizione umana conduce sullo stesso binario della non vita, della non coscienza di sè, del cielo che non è, del non riconoscersi mai e delle labbra senza volto nel calco dei colori. E così l’inverosimile creatura trasmigra adattandosi con ali scure e rimembranze; e così la mani in secco, a trattenere occhi senza più lacrime.