Entrai nella stanza, era in vestaglia, non ci conoscevamo, sorrise e disse: “Domani sera lavoro al Cavallo Bianco, uno locale a metà dei Ponti Rossi. Vieni, faccio la ballerina”. Nel pomeriggio le feci portare un mazzo di rose rosse. E immaginai il suo viso. E così attesi la sera del giorno dopo.