Tu, apparentemente distratta e, stretta dalla calura, ma fasciata nel tuo vestito nero aderente e leggero, mi ricordi Clara che tutti per ischerzo aggiungevano oltre che bella anche stella. E il cielo se ne compiaceva come fiori sgargianti di vita. Ammirandoti, in segreto, lo battevo: riuscivo a innalzarti oltre l’anima, nel cuore denso della galassia che batte e splende.