Mese: giugno 2020
Incipit. Quando poteva scoppiargli il cuore e annegare nelle sue lacrime, lo tennero lontano, ma neanche a chissà quale distanza, giusto quel tanto dal non fargli vedere e udire a pelle il dolore. Due sere dopo il fatto, Carlo Nuti era a casa con tutta la famiglia, compreso Nico tornato da Ischia, gemello di Maria, la penultima delle sorelle. Fuori la porta, nel vicolo c’erano ad attenderlo il solito uditorio partecipe di gatti in amore e cani scodinzolanti.
Il lavoro smobilità l’uomo e anche la coppia.
Mi piace quella donna che si siede fuori al balcone della villetta in cui compare nei giorni dispari. Quando posso, ci passo apposta. Anche lei pare gradire il mio interesse, ma tace. E aspetta non saprei chi. Indossa solo un reggiseno annodato davanti. Siede nuda. E’ giovane come un fiore di rugiada. Non conosco il suo nome. Credo che lei, in quella mostra, obbedisca al signore biondo che alza gli occhiali. Quello sullo sfondo sono io, Dario Silla. Ho il compito di indicare ad altre cinque giovani donne nude il tragitto per uscire dalla proprietà dell’altro signore anche lui con gli occhiali che fissa il vuoto.
Paul Delvaux
Il mare sbancato, la luce affratellata, il sole inesausto, le onde statue parlanti, le barche salterine, le grida profonde degli abissi, gli amori di tutte le età come gelati comprati dall’uomo del carretto.
Albert Marquet
Sono roso dalla gelosia e di certo fuori di senno. E come un ragazzo impenitente, cocciuto e innamorato non faccio che ripetere scioccamente Ti amo. Ma poi, visto che non ti fai viva, perchè non esisti, metto maglietta, pantaloncini, scarpe, mascherina chirurgica, occhiali scuri e vado correre nel bosco di Capodimonte pur sapendo che nella corsa e nella tempesta non mi lascerai.
Tre fotografie di vita e di morte: la natura, l’uomo, l’animale e altre specie invisibili. E nella conchiglia vuota apparentemente nulla si muove. O solo incessanti onde di mare.
Rob Woodcox
Una donna e un attrice che meritava di più perché era molto discreta e per nulla invadente. C’è quel film con Alberto Sordi in cui lei fa la parte della moglie che si innamora di un altro e ne succedono tante. E ogni volta che mi capita di vedere il film mi piace assai, così come lei in un altro film con Aldo Giuffrè, La ragazza con la pistola. Ciao Monica.
Sono ponti i ritmi delle onde. Sono i fiati lunari le delizie a germogliare. Sono acuti i gorgoglii dei canti delle soavi sorgenti. Sono incendi di marea insopprimibile la pelle che non tace.
Il corpo traduce il respiro primordiale di stelle cadenti, di spazi infiniti e di alghe marine. E mentre guizzanti miriadi di sguardi popolano argentei archi di luce, lievi ondate desideranti, dispiegano vele i riverberi delle umane profondità.