I cattivi pensieri, quelli del desiderio di averti, che fai nascere in me sono piccoli ma grandiosi come spettacoli di natura. Poi, quando confesso al prete(ho giurato che non ci vado più) le mie cadute e ascese la cui fonte sei tu, inevitabilmente come i morsi della fame, torno a sbranarti. E inesorabilmente pecco. Come onde di mare in tempesta pecco, col vento furioso pecco, con la lava di fuoco pecco, con luna piena nella testa pecco, come un licantropo pecco, con le distese musicali dei campi di grano pecco e tra i papaveri rossi pecco con te e in te.