Quando in gruppo o in due e in tre, tra la primavera e l’estate , andavamo al campetto di calcio di via della Cisterna c’era una pianta rampicante tra un ingresso di una casa con le scale che portava a un appartamento e un basso che dava sulla strada. Erano due abitazioni molto diverse ma, probabilmente, le univa soltanto l’odore dei fori della pianta rampicante. E l’amico d’istituto Muzio innamorato di Alessandra e forse anche lei di lui, li univa quel profumo dei fiorellini chiamati, Mani della Madonna perchè era sotto la pianta rampicante che avevano fatta amicizia e scambiati i primi baci. Ed era proprio quel profumo a inebriarli, quasi a stordirli di tenerezze e promesse. E si concedevano baci lievi come voli di rondini pazze di vita e capriole. Poi tra loro, ma non si seppe mai il perchè, non avvenne nessun miracolo, per esempio quello di fidanzarsi e stare insieme per tuta la vita. E intanto tutti i ragazzi che passavano di lì, cogliendo almeno due i fiorellini, dicevano: “Oh, che profumo la pianta santa”. Anche perchè a qualche metro c’era una piccola cappella votiva della Madonna. E anche se sorridevano, perchè di lì a poco avrebbero dato sfogo al gioco e alla corsa, nei loro cuori c’era come un’ombra. E Muzio era partito in cerca di lavoro. E Alessandra non passava più accanto alla pianta rampicante perchè Il profumo, specie nelle belle giornate di sole e cielo azzurro, continuava a stordirla, inebriarla. E per rompere una sorta di incantesimo lei sapeva e aspettava che passasse il treno e rimettersi in viaggio.
Che bella😍
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Buongiorno e grazie Antonella👏🌹😃
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