Forse il fatto di stare quasi sempre nelle strade affollate è come se si facesse la gavetta della vita a ogni ora del giorno e della notte e allora salire sul palco di un teatro avviene quasi in maniera naturale.
Quasi sempre, stranamente, è una recita … realistica. Quasi da non credere … ma poi la bravura e le circostanze prendono il sopravvento. Di certo Kafka avrebbe scritto dieci volte di più rispetto a ciò che ha prodotto. Forse Kafka avrebbe avuto, finalmente, l’occasione di salire sul palco del teatro di strada.
In una scena di un racconto … vidi mio padre, mai conosciuto così come lo stesso Kafka, che si parlavano e il tutto avvenne in un ospedale nei sottoscala dove c’erano le caldaie e le tubature dei riscaldamenti che correvano nella semi oscurità. Entrambi avevano problemi polmonari, sudavano, ma continuavano a discute. Feci capire loro, annuendo, che dovevano salire in reparto, tra l’altro, li stavano cercando due infermieri, ma dissero tra loro che stavano cercando Migliaccio Michele, l’abusivo che vendeva sigarette di contrabbando.
Spesso, anch’io, mi scontro e mi arrabbio su varie cose della vita quotidiana della mia città. Eduardo De Filippo negli ultimi anni della sua vita spesso, affranto e scoraggiato, diceva: – Fujtevenne.- Anch’io ho pensato a un passaggio del genere. Ma poi? Quante volte con amici in palestra o in altri ambiti o con gente conosciuta in fila alla posta si discute delle grandi potenzialità di Napoli per poi finire la discussione allargando le braccia, sospirando e disperandosi. E Napoli in mano a chi rimarrebbe? E i giovani che se ne vanno sono davvero molti. E così quelli che né studiano né lavorano. A livello sociale così come in altre cose siamo sempre indietro di anni. Evidentemente a qualcuno fa comodo tale situazione. Praticamente c’è una forza …(o un concorso di forze) che vuole Napoli si dibatta nei suoi problemi. Dove ci sono problemi ci sono interessi. Su cui lucrare. Conosco alcuni ragazzi che vengono in palestra che mi hanno raccontato che lavorano chi in un ristorante chi in un altro e sai dopo aver lavorato per circa dieci ore al giorno quanto guadagnano? 30, 35 o addirittura anche con 40. E i soldi con cui vengono pagati questi ragazzi non sono quelli che sgancia il proprietario dalla sua cassa, ma quelli delle mance. E’ solo un esempio di un piccolo granello … ma questi granelli stanno diventato troppi e non riescono a riconoscersi tra loro. E peggio ancora a mettersi insieme per difendersi. E non elemosinare. E non rivolgersi a nessuno protettore o santo. Si va in ordine sparso e non si va affatto, anzi, si rimane nell’acqua torbida della non dignità. Ho cercato solo di mettere un altro tassello al post. E grazie ancora per il tuo passaggio.