Prendete la penna e la tastiera e qualche idea sui generis in presa diretta con la realtà inverosimile e mischiate il tutto non proprio come fa il frullatore ma più o meno stiamo lì. E voi, non esponetevi troppo, giusto per non essere invadenti oltre modo. Potreste persino pensare al bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, ma per adesso lasciate stare tale strumento di vita. Certo, quando non c’è il bicchiere che si è rotto, mettiamo le mani a coppa. ma andiamo avanti perchè quando si scrive una vocina ci fa andare fuori pista o persino deragliare o scambiare il tram per il bancone dell’acquafrescaio. Ora facciamo una bella mischiata e via, ma col sorriso sulle labbra. se cè qualcuno che non ha le labbra cazzi suoi, non è certo un problema di estetica che può soccombere la letteratura e i suoi personaggi. E anche Tal dei Tali che scrive. scrive. E anche voi, perciò, scrivete. Della realtà trasfigurata(come il Cristo velato)dall’irrealtà, ma piuttosto con la verosimiglianza immersa nel fango del quotidiano, nell’ombra dell’invisibilità delle anime o per dirla meglio, dei corpi esposti alla luce nell’impossibile del possibile. Servitevi pure della parola, per esempio, incredibile-


William Gropper
L’acquafrescaio può essere d’aiuto nel sciacquare le parole da tutte le impurità e renderle non dico innocue ma almeno digeribili…..
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