Quell’anno tra i dodici apostoli c’ero anch’io: al momento non posso dire tutto, così come il fatto che tra noi c’era anche una donna, presumo Maria, perchè doveva dire con urgenza non so cosa a suo figlio Gesù Cristo. Eravamo sorpresi noi apostoli intorno alla tavola imbandita con semplicità; probabilmente, in verità, con troppa frugalità. E mancava anche il vino rosso che si sa fa buon sangue.

Il Cenacolo di Leonardo da Vinci

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L’incipit e le prime dieci righe di un romanzo

L’incipit romanzesco(pecchè ce ne stanno altri di non romanzeschi?), dicono quelli che se ne intendono è fondamentale così come le prime dieci righe: se entrambe sono quelle giuste, il lettore, lo prendi in pieno come il colpo al cuore; in tal modo, anche se colpito, dicono gli esperti, il cane, ti seguirà come il segugio. E non se ne pentirà, a meno che tu che scrivi pensi di averlo in pugno fino alla fine. Ma anche chi scrive non puoi dormire sonni tranquilli nè tanto meno sugli allori, tra l’altro di niente, o delle luci effimere di sè e di una presunta(breve) notorietà.

L’incipit e le prime dieci righe di un romanzo

A mischiare le carte delle note. Sai, il mostro: la bravura nel dare la morte; e, in contraltare(o in autonomia?) la bellezza per abbagliare gli occhi; la bocca; le mani e tutte le cose dei giorni riverse sulla strada del (tuo del nostro) viaggio.

Sai, ho qui una cosa

che mi batte in petto.

E non vuole andar via.

Poi, bambinesco,

spero; oh, vana speranza -,

che non ci sia più.

Poi rispunta dalle profondità.

siderali e dell’oceano,

qui,

i piedi nella nuda terra.

E’ il cucciolo dell’orsa

corre disperato,

sua madre è senza latte.

Il cerbiatto si è perso.

Il giovane gabbiano

ala spezzata.

La capretta con la zampa

in una trappola.

La balena spiaggiata.

E quella trafitta dalla cieca fiocina.

E’ una cosa che mi batte in petto.

E sappiamo benissimo:

non ha ragion d’essere;

come il mostro;

riemerge e batte in petto.

A mischiare le carte delle note. Sai, il mostro: la bravura nel dare la morte; e, in contraltare(o in autonomia?) la bellezza per abbagliare gli occhi; la bocca; le mani e tutte le cose dei giorni riverse sulla strada del (tuo del nostro) viaggio.

Nu guagliunciell ‘e miez’a via chin’e peccate, accussì parlano ‘e Diego Armando Maradona. ‘O guaio suio? Era n’alieno venuto a n’atu munno, però teneva ‘o mucco appiso. E mentre, correva, rideva, senza essere nu potente mariuolo. Isso, nonostante gli sbagli umani, nun s’è mai scurdato addò è nato e di chi era figlio. E po’ comm è muorto? Pozzo fa nu paragone ca nun me piace nemmeno a me: ncopp’a croce. Di croce non c’è solo quella che ci hanno indicato già quando eravamo nella pancia e nelle fasce. Un santo, ma quann maje. Nu guaglione ‘e miez’a via. Miez’a via nun significa per forza mariuolo e delinquente. Si ‘a casa soia era di una sola stanza, nzomma nu vasci, per forza devi stare miez’a via. E basta nu pallone ‘e pezza pe vulà ncielo signanno nu gol. Chest’è: che vi credevate?

Si Dio è sciso nterra sicuramente, è stato Diego Armando Maradona. Vulite sapè pecchè? E’ facile ‘a parlà stanno ncielo, ma nterra è tutta n’ata cosa: nu criaturo senza scarpe è facile ca se sporca ‘a vocca ‘e ciucculata, ‘e gelato e de cerase. Dio po’ essere avvicinato e giudicato con il metro umano? No! Ma pure chesta è na contraddizione dello spirito, dell’anima e della carne. E dei sentimenti e i sentimenti, sapete, sono mare in tempesta.

Nu guagliunciell ‘e miez’a via chin’e peccate, accussì parlano ‘e Diego Armando Maradona. ‘O guaio suio? Era n’alieno venuto a n’atu munno, però teneva ‘o mucco appiso. E mentre, correva, rideva, senza essere nu potente mariuolo. Isso, nonostante gli sbagli umani, nun s’è mai scurdato addò è nato e di chi era figlio. E po’ comm è muorto? Pozzo fa nu paragone ca nun me piace nemmeno a me: ncopp’a croce. Di croce non c’è solo quella che ci hanno indicato già quando eravamo nella pancia e nelle fasce. Un santo, ma quann maje. Nu guaglione ‘e miez’a via. Miez’a via nun significa per forza mariuolo e delinquente. Si ‘a casa soia era di una sola stanza, nzomma nu vasci, per forza devi stare miez’a via. E basta nu pallone ‘e pezza pe vulà ncielo signanno nu gol. Chest’è: che vi credevate?

L’anima umana, ovvero l’empatia e la sensibilità, e quella degli animali sono gli occhi. E non fanno che ricordarci il rapporto interiore dello sguardo. Cosa chiedono le anime e gli animali: rispetto, libertà e amore: pare che in giro scarseggino alquanto.

Vitalizio di 500 euro a chi adotta un cucciolo Iniziativa del Comune di San  Giovanni La Punta - Giornale di Sicilia
Dasy, altro cane abbandonato dopo la caccia: il triste sguardo
L’anima umana, ovvero l’empatia e la sensibilità, e quella degli animali sono gli occhi. E non fanno che ricordarci il rapporto interiore dello sguardo. Cosa chiedono le anime e gli animali: rispetto, libertà e amore: pare che in giro scarseggino alquanto.

Anteprima o prologo di un thriller o meglio un noir: oltre ai morti ammazzati, conta l’atmosfera, la tensione narrativa che si nutre avidamente dei fatti, chiaramente, rosso porpora; midollo degli accadimenti, delle intenzioni e la nudità dei fatti.

A grandi passi si sta avvicinando il Santo Natale. E anche la strage dei bambini da parte di Erode. Ma chi era, se c’era, il cattivo, il truce sanguinario?

Anteprima o prologo di un thriller o meglio un noir: oltre ai morti ammazzati, conta l’atmosfera, la tensione narrativa che si nutre avidamente dei fatti, chiaramente, rosso porpora; midollo degli accadimenti, delle intenzioni e la nudità dei fatti.

Dio(aò, urla la Voce dentro di me, ma per caso ce l’hai con l’Onnisciente? Giuro sulle ossa dei miei genitori, assolutamente no! Mi chiedete perchè ho la mano destra dietro la schiena. Solo una posa di riposo) con quei suoi nomi fa il gioco(il gioco? vuoi dire che … truffa!!!)delle tre carte. A Napoli lo trovi nelle piazze, persino alla Stazione Centrale … sul bancariello le tre carte e dietro lui, il giocoliere, attorniato da tre quattro apostoli … Signore e Signori(di signore se ne vedono poche anzi nessuna):”Questa vince, questa perde e, ora, a voi; puntate, puntate pure?”.

Dio(aò, urla la Voce dentro di me, ma per caso ce l’hai con l’Onnisciente? Giuro sulle ossa dei miei genitori, assolutamente no! Mi chiedete perchè ho la mano destra dietro la schiena. Solo una posa di riposo) con quei suoi nomi fa il gioco(il gioco? vuoi dire che … truffa!!!)delle tre carte. A Napoli lo trovi nelle piazze, persino alla Stazione Centrale … sul bancariello le tre carte e dietro lui, il giocoliere, attorniato da tre quattro apostoli … Signore e Signori(di signore se ne vedono poche anzi nessuna):”Questa vince, questa perde e, ora, a voi; puntate, puntate pure?”.