


Il primo giorno che Loris conobbe Salomè, gli venne un irrefrenabile scoppio di risata. E lei un po’ se ne risentì, ma era anche curiosa. Forse le aveva detto che la trovava bella. Anche se incarne, ma questo lo tenne per sè. E così lei volle ascoltare perchè avesse riso, tra l’altro Salomè non aveva fatto alcuna battuta comica, ironica o pepata. Anzi, stava sulle sue. Nè Loris nè Salomè sapevano mentre si conoscevano delle rispettive storie d’amore in cui si trovavano. Salomè non si truccava e aveva il viso acqua e sapone. Loris il viso marcato e gli occhi grandi. Un paio d’ore dop entrambi qualcosa sapevano. Salome disse che usciva da una storia di amore(o rapporto?)tossico, nel senso di un rapporto che ormai era più che altro veleno. Invece Loris era ancora sposato. Lui disse che il rapporto con la moglie spesso lo verificare allo specchio. E così Salomè sorrise. Intanto un ragazzo d’una trentina d’anni o forse più la saluto e dopo subito andò via. “Hai visto quello che mi ha stretto la mano è il mio ex amore tossico.” Loris stupito disse:”Perchè è qui?”
Gustav Klimt
Non accennano a placarsi in Iran le proteste dopo la morte di Mahsa Amini e Hadis Najafi, anzi si sono allargate a macchia d’olio e sono arrivate fino al mondo dello sport. Così hanno indossato una maglietta nera sopra quella ufficiale.
Nera.
Nera.
Nera.
Vuò o nun vuo’, pe’ quanto si’ stritte ncap’,
ccà ‘e cagnà: cabiare, rimanenn pret”e tufo.
Jà, saglimm’ ampresse ncopp’ ‘o Montedio.
Oggi jamme a ce piglià nu poco e’ furtuna.
E nun aspettammo dimane; dimane è mmò.
‘A cape e ‘o core assaje spisso vanno fujenn’.
In tre strati di pelle
versi, strofe e prosa
non certo di poesia.
Di pensarti viene
a tratti in punti di luce,
anche quando
non ci riesco; poi
spunti da tutte
le parti. Forse sei
cielo, lembi di terra,
rintocchi di vento
e smerigliate ali blu.