Credo davvero che non ti sedesti davanti al piano a suonare semplicemente per fregarmi. Suonasti perchè ti piaque farlo. Ecco. Se proprio devo pensare a male, (o al bene?) probabilmente era quel tuo pianoforte nel soggiorno di cui toccavi i tasti che agitò le acque e, in quel caso, se del nero lago o quell’altro dell’anima. E gli applausi degli non potereono interrompere le mie lacrime invisibili. Eppure nonostante la buona tenuta mi assentai per andare in bagno. E lascia scorrere acqua(di fiume) sul viso.