I poeti, i venti

I poeti non hanno nessuna scusa.

D’altronde non servirebbe a nulla.

Gran razza, dalla notte dei tempi

e, per di più, nudamente dannata.

E se putacaso la trovassero come

l’ago l’ago nel pagliaio della vita,

barcamenarsi nell’uso marmoreo

è inutile come a trattenere le ali

del colibrì nell’estasi dell’amore.

Una loro opposizione alla vita

è competamente fuori luogo e

i cieli a tal fine rabbridirebbero.

E misura e dismusura vogliono,

nonostante la licenza poetica,

che siate semplicemente vento.

Edward Hopper

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I poeti, i venti

Senza tenè ‘a cuscienza di sè, d’o munno e arraggia mortale.

T’arricuordo, sicuramente t’arricuordo. Tenive, nzieme a ll’ati criature, ‘o core mmano chin”e paura: ‘o tiempo nun passa senza ferite nè lacreme; ‘o tiempo te nfonne ll’uocchie, ‘a faccia e ll’oscurità ‘e ll’anema, ca piccerella e scaveza, fuje pe viche e vicarielli.E accumpare ‘o ppane senza avè cuscienza. E senza ‘e mancanze sicuramente chesta è chella cchìù vecchia e trascurata. ‘A cuscienza dint’e criature è nu tappeto liscio comme na lastra, e sulamente dopo secula secularum quaccosa s’arrevota ‘e luce.

Bartolamè Esteban Murillo

Senza tenè ‘a cuscienza di sè, d’o munno e arraggia mortale.

Ora balliamo

Accoglimi fra le tue braccia:

ho freddo. Bugiardo, mi dici.

Si, confesso, ma è per averti.

Dino, l’uomo vago che fugge.

pur di fare all’amore con me.

Eh, confesso; ecco, ti voglio.

Non mi dici mai Amore mio.

Vero, ma non ti basta avermi?

No! mi dici.

Ma dovresti.

Perchè mai?

E tu? dico a Rosa.

Ma ci guardiamo negli occhi.

E così rimaniamo in silenzio.

Dai, ora balliamo, ci diciamo.

Ora balliamo

Cadere nei sogni

E a cadere non è mai il cielo.

Sappi se scommetti perderai.

Ed è sicuro come la Signora.

E a cadere non sono le stelle.

E lì per terra semmai i battiti.

E a tutti è dato il riposo vivo.

E a ognuno non ciò che attese.

Il cielo dei colori muta i sogni.

Marc Chagall

Cadere nei sogni

Il famoso motto Crescete e moltiplicatevi nel bene e nel male

E fu benedetto e in certi paesi maledetto e ora ribenedetto sia per i campi dell’agricoltura che per le guerre il famoso motto Crescete e moltilicatevi. Si dice, certamente è vero ma, se è vero lo è poco o niente o a metà o altrimenti che in Apsolia i giovani non pocreano figli. E questo è un dato non trascurabile ma assai increscioso. Durante il fascismo e con il beneplacito procreativo della Chiesa il cui apparato si fonda nelle paure e negli egoismi dei pii fedeli. Ma per quanto si possa esecrare il comportmanto massimalista delle coppie, probabilmente le moltitudini delle genti formate da scapestrati adolescenti, ragazzini e giovani non si mettono di buzzo buono sfornare i figli perchè almeno per Tre Motivi, lasciandone tanti altri:1) il Senso di colpa che inutilmente pesa ma che pesa per il fatto di essere messi al mondo; 2) quando un bambino che non fa parte della minoranza dei ricchi ma della maggioranza dei poveri o comunque malmessi nasce senza aver comprato almeno il corredino e già si trova indebitato fra i 30 e 40 mila euro;3) non poter uscire la sera dopo una giornata di vita da cani di strada per un drink, una pizza su un muretto o l’apericena.

Il famoso motto Crescete e moltiplicatevi nel bene e nel male

La luce che passa negli occhi

“Se non hai capito o afferrato almeno i lembi di varie questioni e di certe storie a cosa ti serve rimuginarci sopra e forse dentro per coglierne il nucleo e l’essenza? Dai, dimmi perchè? Forse potrai cogliere solo una fugace illuminazione. E forse singole scene o immagini di mute fotografie.” disse Alfredo Bondi ad Anna De Santis seduti al bar Corvo.” E’ la sfida a immortalare l’inafferabilità della luce che passa negli occhi.” disse Anna dissetandosi con l’acqua. Si alzarano e camminando s’inoltrarono tra la folla vociante.

La luce che passa negli occhi

Messico, piombo, studenti uccisi, femminicidio e il romanzo intitolato L’invincibile estate di Liliana di C. R. Garza

Mi dicono, ma non ricordo chi, forse è stato il vento o una voce dell’oltretomba, ma a questo punto ha poca importanza dire chi, in lontananza e sottovoce, abbia spifferato che la Sur ha mandato nelle librerie un romanzo definito una rivelazione e tra i più belli e dirompenti mai scritti in Messico. Si sa che in Messico tra bellezza, cielo e nuvole, riversi a terra spesso ci sono decine di cadaveri.

Messico, piombo, studenti uccisi, femminicidio e il romanzo intitolato L’invincibile estate di Liliana di C. R. Garza

Amicizia e immaginazione

Ho una mia amica che si fa fotografare in continuazione.

Le piace. Così tutte le foto in cui è ritratta me le mostra.

Cosa assai gradevole per la qualità e l’intesità delle pose.

E viene fuori l’artisticità di chi ritrae e colei tanto ripresa.

Così ora se ne può fare un intero album direi matematico.

Gli incontri non sono mai casuali e così le piccole scelte.

E fra sorrisi agrolci e altri la musica dell’immaginazione.

Amicizia e immaginazione