Avevo un progetto e la cosa strana, lo avevo fin da bambino se non addirittura nelle fasce e nella pancia di Colomba Mammezezzella, ovvero mia madre. Avevo già capito nel ventre di mamma verso il sesto mese che le cose fuori erano davvero pessime, ma l’umanità si sa che è testarda e non fa altro che mettere al mondo continuamente la vasta prole. E così nella mia contrdditoria ignoranza mi sentivo come Atlante. Ma sulle prime non sapevo che un doppio fatico ma anche stimolante fardello mi avrebbe portato a fallire.Però, dovevotentare e ho tentato. In prativa mi sono iscrito a distanza di pochi anni prima alla facolta di agraria a Portici e poi a Roma a quella di psicilogia. Da un lato volevo salvare il pianeta terra e dall’altra il disagio e le malattie della vita dell’intera umanità. Purtroppo non ce l’ho fatta, ma però non ho capito bene se perchè a reggere il mondo sulle spalle e i suoi miliardi di abitanti è molto faticoso e scocciante, per te c’è poco tempo, anzi non ti svaghi niente, infatti non hai tempo nè per mangiare nè fare all’amore con le tue fans;o perchè alla fine, poichè entrai nel mondo del lavoro e ricevevo il mensile, non mi laureai nè in Agraria e nè per le cape mal fatte delle anime e dei corpi alla deriva. Vedo che ci s’arrangià come si può. O niente.


