Ci sono storie
realisticamente d’amore
o presunte tali:
sono conchiglie vuote
che all’orecchio
confabulano alle onde.

Aspettare è un sogno.
Sognare sarà di notte.
E di giorno la semina.
Nel cammino la notte.
E cosi gli occhi di sole.
Abbastanza da fare varie esperienze. Alla fine, se ne esci, a meno che qualcuno in particolare non ti piaccia, è una cosa assai utile: diciamo, come si suol dire, ti forma.Un giudizio ambiguo, direi. I vari masti, maestri di fatica, ti ripetevano che anche se a fine settimana o mese non ti pagavano, non importava perchè loro ti insegnavano ‘o mestiere.Anche se ti facevano il culo a cappiello di preveto, tu almeno incassavi che imparavi: belli cazzi.Semmai a casa tua aspettavano che il sabato portavi un po’ di soldi quelli se ne usciivano che ti imparavano ‘o mestiere: coppele ‘e sta minchia, penzavi nquartato.Mi sfrutti e mi pigli pure per il culo. E un’altra cosa che ti dicevano era: “Guagliò, arruobeto ‘o mestiere.” Srà pure comme dicite vuje, ma vuje masti, m’avite futtute ddoje vote. E stasera a casa che facimmo?Astrignite ‘a currea. E durmite a panza sotto. ‘A vita è na rota: gira. Aiere, dimane, dopporimane e oggi gira, gira, gira.
Se il giorno rischiara.
Gli occhi frugano là.
Se l’altro ieri quieta.
Le mani sopra il buio.
Se il respiro emoziona.
La luce cercherà di più.
Ciò che la tristezza
canto del cuore
la poesia dispiega.
Un tesoro
luccica l’oscurità.
I velieri
dell’anima il nido.
Il sorriso
nei languori gli occhi.
Il cosidetto tradimento che marcia inesorabile è nelle famiglie. Lì, si presume, si respira amore. Almeno finchè dura. Questa è lo scudo migliore che si sceglie per difedere la famiglia. Nelle due versioni anche per Neda e Dario era iniziata così. E poi si cerca sempre, almeno agli albori e anche per molto tempo,di rimediare, incollare i pezzi andati in frantumi. La colla in genere sono ripensamenti, baci carezze e perono.
Rimane il vento.
Possiamo affidargli
i nostri sogni.
Da qualche parte
niente
sarà come prima.
I mari alzeranno
le onde dispari
e la terra
dalle viscere
tremerà
in quelle pari.
E il vento ci cullerà
nei suoi feroci
abbracci di passioni.
1 La carta è solo carta, non ha ptretesa d’essere immortale nè foriera di trasformazione nè di alchimia nè reale.
2 La storia è come l’acqua della pioggia: cade e scorre si unisce alle foglie e si appantana in lacrime sospese.
3 Cavalcare le onde è difficilissimo anche se bello a vedersi. Rimanere avvinti altrettanto. Resta tutto sospeso.
4 Bisogna stare attenti a barare con l’acqua e il fuoco perchè come in una magia dopo spunta il magro deserto.