‘O prevetariello cu ‘o cappiello e a tunechella ner’. Si chiamm’ Peppino Esposito, sarebbe a dicer’ ‘o figlio d’a Madonna o, ma nun se po’ dicere, ‘e ‘nisciuno; cioè, ca nun tene né mamma né pate. O, per essere più precisi, probabilmente tiene tutti e due, ma nun se sape chi sono e dove stanno. Il fatto è che Peppino subito dopo che mamma sua lo mise al mondo, lo abbandonò nella ruota dell’ospedale ubicato tra Forcella e il Rettifilo. Forse ‘a mamma ‘e Peppino è ‘na femmena dell’alta società che non vuole né uno scandalo né ferire suo marito. O forse era il papà che ha messo incinta ‘na cammerera ‘e famiglia e ppo’, di nascosto della moglie, le ha detto: – Tieni questi soldi, abortisci e non farti vedere mai più. Sei pericolosa con il tuo attaccamento. Ho moglie e figli. E una reputazione. – La mamma di Peppino, forse, è una guagliuncella e ha tenuto nascosta la gravidanza alla famiglia e dopo il parto, aiutata dalla mammana donna Vincenza ha portato il bambino alla ruota Dell’Annunziata. Peppino crescendo è passato dall’orfanotrofio ad un collegio religioso. E poi si è da prevetariello è diventato prete E adesso all’oratorio è riconosciuto come don Peppino Esposito, e ci sono vari ragazzi che, sottovoce lo chiamano: ‘o figlio d’a Madonna. Si dice che forse don Peppino d’a Madonna ha conosciuto la vera mamma. E che non ha avuto né il coraggio né la compassione di perdonarla. Però quando don Peppino è morto e quel giorno ha compiuto 85 anni ha detto: – Chiamate tutti i miei figli.- E hanno detto che i ragazzi dell’oratorio erano lì attorno al suo letto, li chiamava coi loro nomi, a uno a uno senza dimenticare nessuno e prima di finire nel sonno senza ritorno, ha detto: – Mamma, perdonami, è terribile vivere senza genitori, così come nascondersi nell’oscurità alla propria carne. Ho Dio come padre anche se non ho mai pronunciato la parola papà… e i ragazzi dell’oratorio come figli. –
padre
Come se tu fossi
Come se tu fossi il lupo.
Come se tu fossi il grembo.
Come se tu fossi il padre.
Come se tu fossi il silenzio.
Come se tu fossi il grattarsi.
Come se tu fossi lo straccione
Come se tu fossi il corpo nudo.
Come se tu fossi il cuore di tutto.
Come se tu fossi l’anima immortale.
Come se noi tutti fossimo te,
errabondo,
inquieto,
perso
…
Come se tu fossi.