Anche tu con i tuoi effluvi … mi dai e m’infondi, così come fra l’ape e il fiore, piacere. E ppo’ s’ sent’ quann’ parl’ o core. E ogni costruzione di sole parole(le parole sono corpo e sangue e direi paura … che da invisibile di manifesta materia organica) cade come il gigante dai piedi d’argilla. Nel tuo caso invece essere rimangono a vista, solide e, semplici. Grazie
Wooooooow….vedi che ho ragione????
Però tutto sommato hai una bella cera(lungi da me abusare di una frase usatissima, almeno una volta) forse qualcun altro se la sarebbe fatta sotto. Almeno all’inizio, giacche i bambini e gli adolescenti … mettiamoci anche quelli più grandicelli, hanno fantasie, sia bianche che nere e di altri colori, assai immaginifiche e sfrenate. Potresti scrivere bei racconti sulle tue frequentazioni ultraterrene, ma anche ricavare bei ritratti delle persone in cui ti sei imbattuta. O erano dei predestinati lungo il cammino della tua vita passata? Comunque, quando scrivi hai la capacità di farti seguire. Direi che sia un buon motivo per insistere nella scrittura. Sei una fans di Stephen King? tra l’latro tra i suoi numerosi romanzi ne ha scritto anche sulla scrittura creativa che ti consiglio di leggere.
Certo, chiamare professoressa la paura … fa davvero paura. La paura è fondamentale in ogni essere umano così come lo è nel mondo animale sia nella reazione sia nel rimanere pietrificati dal terrore. La paura e l’ascolto delle storie e dei racconti e persino della poesia sono il retroterra della fantasia, della curiosità e dell’indagine individuale … del mondo mitico, fantastico e immaginifico. Poi bisogna scegliere, nel caso di uno scrittore, quale metro usare per passare dall’uno all’altro campo. In tale direzione possiamo “rubare” nei mondi di E.A. Poe, H.P. Lovercraft e S. Kink e sul versante della cinematografia, da Alfred Hitchcock.
Paroledipolvereblog
I tuoi commenti sono uno spettacolo. Grazie mille e ti prego passa sempre e commenta!!!Un piacere x me.