Tutti, nessuno e qualcuno

Spesso si scrive e si parla della colpa. Ne sfoderiamo una in generale e l’altra nel caso spcifico. La colpa sembra una bacchetta magica che scava scava poi non porta a niente. Una sorta di … E così tutto rimane sospeso, al massimo un richiamo, un allegerimento. Ma si parla di colpa senza andare alla radice. Radice? Colpa e radice, un’appccoppiata vincente. Almeno così appare e si presenta. O forse, altra perla, la colpa è della gente. Ma di che gente parli e di chi? anche perchè di gente ce ne a milioni e a miliardi. Ma siamo messi male? Basta guardarsi intorno. E andare più in là del proprio naso, semmai rifatto, per megliorarsi. In questo caso parliamo di estetica e non di funzionalità. Ma questo è un’altro discorso. Ovvero, fatti e non parole. Dicevamo che basta girarsi e … guastarsi senza vedere il principio. Che catastrife! Davvero? Come al solito parliamo se quel che diciamo è un parlare. E più parliamo e più ci nascondiamo. Nel regno di nessun luogo pur restandone avvinghiati, in chiodati … alla radice. Forse dovremmo stanarci come fanno gli animali tra loro. E cavare il ragno dal buco con uno stratagemme o pane al pane e vino al vino. E senza peli sullo stomaco e sulla lingua, per dirne una, tanto più che di peli si parla. Impossibile… stanarci.

Siamo ciò che siamo.

Siamo lo stomaco che ci divora, che ci arma, che ci spinge, che vuole essere riempito. A tempo.

Come una fossa.

Siamo nudi e, intelligentemente, ricoperti. E ciò ci rende immuni. L’apparenza pretende la sua parte.

Tutti, nessuno e qualcuno

Noir. Incipit. Sorella ParadisoInferno

Sergio, per il fatto che l’amava molto, ma non solo, le diceva:”Sta’attient’, nun frequentà cierta gente”. Tilde, per quanto lo ascoltasse, poi dopo passava appresso. E iniziava a parlare che ormai fra loro era finita. La vita è una bilancia che spesso pende più da un lato. Forse lui aveva ragione, ma Tilde con quella gente aveva a che farci. In particolare con Emanule Federici. Sapeva e lo capiva benissimo che lui riusciva a tenerla legata almeno per tre cose. Il bisogno è come una montagna e il mare stesso. Bisogni che la facevano soffrire. Federico l’amava. Però, lui riusciva a mantenerla, non solo econimocamente. Procura attrvarso traffici e conoscenza Sorella ParadisoInferno. Chiamavano così i loro viaggi andata e ritorno.

Al momento potevano sentirsi fortunati, ma con gli strattoni della vita non si è sicuri di salvare la pelle.

Noir. Incipit. Sorella ParadisoInferno