Un quadro bellissimo ritrae il volto di una giovane donna: è la copertina del romanzo fiume Anna Karenina, Einaudi. Ne sono innamorato. D’ora in poi, dovessi andare in capo al mondo(siberia, steppa, tundra e geloni a piedi e mani e screpelature delle labbra che lì urge il cacao) mi metterò alla sua ricerca, e la ruberò, anzi la conquisterò. Ma chi? mi direte voi. Adesso ho la febbre e sono pervaso ‘e sta’ammore. Quanno me ‘nnammoro mi viene la febbre a 40. Se mi accade in estate rischio di brutto:spesso mi hanno portato in sala di rianimazione, perché la tachipirina a compressa non è sufficiente. Lì, m’iniettano un flacone da cento ml in vena, lentamente. Ecco, non posso innamorarmi pena un febbrone. Se invece fingo non mi succede niente. L’amore, specie se è cieco, è pericoloso.
🙂 sei troppo sensibile alla bellezza…attento ai febbroni! 🙂
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Certo, ma anche tu ne raccoglie a piene mani, per non dire degli occhi poi e dei riverberi.
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ebbene si, lo ammetto, per stare bene con me stessa devo annegare in certe visioni ed elaborarle nella mia testa…è la mia droga
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Droga come trasmigrazioni di osservazione, elaborazione e empatia, anche con se stessi.
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è così…
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