Quando
il cielo non è genuflesso.
Quando
la vita è acqua sporca.
Quando lo sguardo
inabissa i palmi,
le (tue) lacrime,
s’adagiano alle corde,
inclini al temporale
secco.
Quando squami il battito
a ridosso delle nuvole balene.
Quando
la radice tinge,
il mare il nido spinge:
oh stelle dormienti,
oh aureola di ferro;
oh ruggine retroversa
oh sacro viaggiare
sulle tracce dei fili
di cotone;
orari struggenti
collassano i momenti,
nelle lacrime
i suoni di brusii lontani
destano
la penombra del poeta.