Mi ricordo l’estate intramontabile mischiata a terrazze e balconi di primavera quando ti aspettavo che spuntassi dall’arco, il secondo, quello che poi sfociava alle scale, accanto all’istituto che ti vedeva entrare con il sorriso sulle labbra. Bastava un bacio a dissetarmi. E così s’idratavo il mio cuore che ebbro come il ladro che ruba solo baci, ti sognavo stretta stretta di tenerti tra le mie braccia.